16. lug, 2016
CITTADINANZA E COSTITUZIONE : L’ENNESIMO FALLIMENTO ANNUNCIATO
Non certo per deformazione professionale intendo citare la celebre fase hegeliana : “Tutto ciò che è reale è razionale, tutto ciò che è razionale è reale”. Il filosofo tedesco vuole mettere in luce che se qualcosa non si è mai realizzato non è avvenuto per caso.
Quando la riforma Gelmini introduce questa disciplina, nell’anno 2008, scrivo un articolo su Rinascita dove manifesto le mie perplessità. Il tempo mi sta dando ragione! Viene introdotta nel 1953 la disciplina “educazione civica” che è abbinata all’insegnamento della Storia. Questa materia rimane sulla carta. Non sempre i docenti hanno una preparazione giuridica adeguata e poi i vari governi aumentano i programmi, il Ministro Berlinguer inserisce l’obbligo di studiare il novecento, ma diminuiscono le ore, le classi a causa dei tagli, diventano sempre più numerose, quindi il tempo manca e ovviamente l’educazione civica scompare.
Errare umano, perseverare è diabolico recita un antico proverbio e il governo persevera. La facoltà di giurisprudenza non dedica tante ore allo studio del diritto pubblico o costituzionale quante, in teoria, ne dovrebbe dedicare la scuola italiana. Si fanno numerosi, convegni, progetti e sperimentazioni che fanno la fortuna delle solite associazioni e dei pedagoghi ma l’impatto reale di queste iniziative è pari a zero. Chi scrive ha fatto negli ultimi anni il commissario esterno prima e in seguito il presidente agli esami di Stato ma nei programmi di cittadinanza e costituzione se ne vede ben poca. Poi, a volte, si sfiora il ridicolo : il regolamento del primo ciclo, suola primaria e scola secondaria di primo grado (traducendo dal politicamente corretto elementari e medie) normato dal Ministro Gelmini con il D.P.R. 20 MARZO 2009 n. 89, prevede che questa materia venga insegnata fin dalle elementari, potevano inserirla anche all’asilo nido ……..
Inoltre ultimo ma non per ultimo, come dicono gli inglesi, non esiste una valutazione relativa a questo insegnamento e per esperienza ciò che non è oggetto di valutazione viene trascurato dagli studenti. Abbiamo cominciato citando Hegel, finiamo citando una famosa opera di Luigi Pirandello “ Ma non è una cosa seria “.
DANILO ZONGOLI