11. dic, 2017
SOSTENIAMO I LAVORATORI DELLA MELEGATTI E INIZIAMO UNA BATTAGLIA IN DIFESA DELLA NAZIONE E DEL LAVORO !
Il Natale a volte determina un’atmosfera patetica. In rete girano delle notizie false, ma questa volta è tutto vero. La Melegatti, una storica azienda di S. Giovanni Lupatoto provincia di Verona, il cui fondatore inventò il pandoro è in crisi. I lavoratori non percepiscono lo stipendio dal mese di agosto. Come direbbero alcuni un’ennesima eccellenza italiana che scompare. Forse avverrà un miracolo. La riproduzione è ripresa e i lavoratori lanciano una lotta contro il tempo per vendere un milione di pandori al fine di non chiudere. La rete, come direbbe il comico di Genova, conia uno slogan di successo : “compra un pandoro salva il lavoro”. Sebbene la produzione sia iniziata in ritardo, l’Italia si mobilita e ritrova un orgoglio e un sentimento di identità nazionale. Un’impresa gestita dagli operai rappresenta sicuramente un dato molto positivo. Non dobbiamo fermarci a questo ! Un precorso iniziato nel 1927 con la Carta del Lavoro, passato attraverso la corporazione proprietaria, teorizzata dal filosofo Ugo Spirito a Ferrara nel 1933, e approdato alla socializzazione del 1943 ha tracciato una reale alternativa, autenticamente italiana, al capitalismo e al sedicente socialismo reale sia esso di marca sovietica, cinese o quant’altro. Abbiamo assistito in questi anni alla svendita di alcuni gioielli della imprenditoria italiana. Tanto per rinfrescarci la memoria parliamo di Olivetti, Parrmalat, Ilva e Alitalia e non apriamo il vaso di pandora delle banche Il caso di Alitalia è emblematico. Lo Stato, ovvero tutti noi, paga i debiti della ex compagnia di bandiera e i nuovi azionisti sono riusciti a entrare in crisi lo stesso. Tanto per non farci mancare nulla i nuovi acquirenti che il cavaliere definì capitani coraggiosi hanno licenziato migliaia di dipendenti. Un ulteriore intervento, di fatto anche se non, formalmente, di diritto dello Stato mediante poste italiane evita, per qualche tempo, di portare i libri in tribunale. E adesso ci risiamo con il rischio del fallimento. Scenario analogo si è verificato con le banche venete comprate, al netto dei debiti, per “la importante” somma di un euro da Intesa S. Paolo. La trama è sempre la stessa la svendita a gruppi spesso stranieri, licenziamenti in massa, fine di aziende che rappresentano il fiore all’occhiello della produzione italiana. La Comunità Nazionale paga i debiti di numerose aziende, i privati, spesso stranieri, comprano queste imprese, e molto spesso costoro sfruttano il marchio, come dicono gli occupanti il brand, poi chiudono lasciando a casa i lavoratori. La soluzione è la SOCIALIZZAZIONE DELLE IMPRESE. Ovvero la partecipazione dei lavoratori alla gestione e ai guadagni delle aziende. Quindi sosteniamo i lavoratori della Melegatti ma questo deve essere solo un punto di partenza !
DANILO ZONGOLI